Covid-19: la situazione in Lombardia aggiornata a mercoledì 11 marzo
Evidente anomalia nei dati di ieri (10 marzo)
- Nei dati odierni sono compresi anche valori di ieri, ma non sappiamo se ci sono tutti i valori
odierni oppure se una parte di questi valori saranno inseriti nel conteggio di domani; - In sintesi: non c’è uniformità nei dati giornalieri, quindi non si possono considerare validi i dati
puntuali ma si può solo valutare l’andamento di massima (e aspettare qualche giorno per poter
aver un’idea dell’efficacia delle misure adottate su scala regionale).
L’impressione è che i laboratori di analisi attualmente operativi abbiano ormai saturato la loro capacità «produttiva» e che non riescano più a dare risposte in tempi uniformi.
Torna a crescere in modo significativo il numero dei ricoveri in terapia intensiva
- In una situazione di saturazione, i nuovi posti di terapia intensiva che si stanno progressivamente realizzando vengono subito utilizzati per pazienti che altrimenti sarebbero esclusi da questa terapia.
Per quanto riguarda i reparti di terapia intensiva, sarebbe interessante avere un’indicazione di
- quanti sono i posti effettivamente disponibili e qual è la loro evoluzione giorno per giorno grazie alle nuove strutture (anche temporanee) che vengono progressivamente allestite
- qual è l’età delle persone ricoverate (l’assessore Gallera ieri ha dichiarato che circa il 33% di
questi ricoverati ricade nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 64 anni); - quanti sono i posti occupati da pazienti non COVID-19
I dati provinciali dimostrano una relativa stabilità della situazione a Lodi e Cremona e una preoccupante crescita a Bergamo e soprattutto a Brescia