Coronavirus in Lombardia, i dati aggiornati a martedì 7 dicembre
Il commento
Il trend a livello regionale è discendente. Bisogna però prestare attenzione alla velocità con cui il contagio diminuisce: c’è il rischio che la discesa sia lenta e che le limitazioni che sono attualmente applicate debbano essere mantenute per tanto tempo.
Non va abbassata la guardia e bisogna prepararsi ad una eventuale terza ondata
- potenziare il tracciamento dei contatti dei positivi;
- allineare le USCA alle direttive governative che ne prevedono una ogni 50.000 abitanti;
- predisporre un piano di medicina territoriale efficiente;
- portare a regime i COVID hotel per permettere un isolamento efficace dei casi positivi che non possono auto isolarsi nella propria abitazione.
Queste azioni vanno intraprese subito perché devono essere pronte qualora i numeri dovessero tornare a salire.
I numeri
Il numero dei casi positivi di quest’ultima settimana è pari a 22.880, quasi il 25% meno di quanto rilevato nella scorsa settimana (erano 30.892) e quasi il 56% in meno di quella precedente (erano 51.991): il trend del contagio in Lombardia è in diminuzione da quattro settimane!
Nella settimana che si chiude oggi sono stati comunicati più di 220.000 tamponi, meno del massimo raggiunto tre settimane fa (di quasi il 25%).
La percentuale dei casi positivi sul numero di tamponi efficaci (positivi + negativi) scende al 27% e anche la percentuale di tamponi positivi per le persone «nuove» sottoposte al test si riduce al 32%. Anche se in calo, questi valori sono comunque molto alti: la situazione è ancora praticamente fuori controllo e non si riescono ad effettuare tutti i tamponi che sarebbero necessari per un corretto controllo del contagio sul territorio.
Il numero dei ricoverati continua a diminuire rispetto alle settimane precedenti (siamo oggi a 781 ricoverati in terapia intensiva, rispetto ai 906 della settimana scorsa e ai 945 di quella precedente).
Il numero dei decessi settimanali invece continua a crescere, anche se di poco, ed è pari a 1.225, circa il 3% più della scorsa settimana, quando erano 1.191, e il 2% in più di quella precedente (in cui erano 1.198, e prima 1,024). Speriamo che presto anche questi valori diminuiscano, a confermare il miglioramento della situazione.
L’ultima slide confronta l’andamento della prima ondata con quello della seconda sovrapponendo i dati rilevati dal 5 ottobre (in arancione –asse di riferimento a sinistra) con quelli rilevato dal 24 febbraio (in blu –asse di riferimento a destra). Dal confronto emerge che
- l’effetto del secondo lockdown è stato più immediato (forse perché già i provvedimenti precedenti avevano una loro efficacia);
- la discesa dei casi appare rapida, anche se in termini di valori assoluti i numeri sono ancora molto alti.
La situazione nelle province
Osservando l’andamento delle ultime quattro settimane, le province lombarde si possono dividere nei seguenti gruppi:
- Como, Cremona, Lecco, Monza, Milano e Varese sono in diminuzione del 50% o più, con un valore finale inferiore al 50% di quello di quattro settimane fa;
- Bergamo, Brescia, Lodi, Mantova e Pavia sono in diminuzione tra il 25% e il 50%, con un valore finale compreso tra il 50% e il 75% di quello di riferimento;
- solo a Sondrio si rileva un incremento pari a circa il 10% di quello di riferimento.