Covid-19: la situazione in Lombardia aggiornata a venerdì 18 dicembre
Il commento
Il trend a livello regionale è tornato a salire: è una brutta notizia, ma potrebbe dipendere anche dall’aumento del numero dei tamponi.
Nella migliore delle ipotesi si conferma una stabilizzazione dei dati: per capire se si sta già prospettando una terza ondata dovremo aspettare i dati della prossima settimana.
Come già detto in passato bisogna tenere alta la guardia e potenziare il sistema sociosanitario regionale:
- potenziare il tracciamento dei contatti dei positivi;
- allineare le USCA alle direttive governative che ne prevedono una ogni 50.000 abitanti;
- predisporre un piano di medicina territoriale efficace;
- portare a regime i COVID hotel per permettere un isolamento efficace dei casi positivi che non possono auto isolarsi nella propria abitazione.
Queste azioni vanno intraprese subito perché devono essere pronte al più presto, prima della probabile terza ondata.
I numeri
Il numero dei casi positivi di quest’ultima settimana è pari a 16,888, circa il 12% in più di quanto rilevato nella scorsa settimana (erano 15.043) e circa il 35% in meno di quella precedente (erano 25.504 e prima ancora 40.381): il trend del contagio in Lombardia è di nuovo in salita dopo una diminuzione di quattro settimane!
Nella settimana che si chiude oggi sono stati comunicati più di 195.000 tamponi, in risalita dopo il drastico calo della scorsa settimana, anche se non ha raggiunto i livelli delle settimane precedenti.
La percentuale dei casi positivi sul numero di tamponi efficaci (positivi + negativi) scende al 20% e anche la percentuale di tamponi positivi per le persone «nuove» sottoposte al test si riduce al 25%. Anche se in calo, questi valori sono ancora molto alti: è chiaro che non si riescono ad effettuare tutti i tamponi che sarebbero necessari per un corretto controllo del contagio sul territorio.
Il numero dei ricoverati continua a diminuire rispetto alle settimane precedenti (siamo oggi a 602 ricoverati in terapia intensiva, rispetto ai 733 della settimana scorsa e agli 822 di quella precedente).
Il numero dei decessi settimanali diminuisce anche questa settimana ed è pari a 644, circa il 20% in meno della scorsa settimana, quando erano 808, e il 55% in meno di quella precedente (in cui erano 1.380, e prima 1.203). Speriamo che questo calo continui nelle prossime settimane, a confermare il miglioramento della situazione.
La situazione nelle province
Come sempre si ricorda che il dato provinciale è più puntuale e soffre molto di più delle imprecisioni nella comunicazione dei risultati. Per questo motivo l’analisi provinciale richiede ancor più prudenza.
Osservando l’andamento delle ultime quattro settimane, le province lombarde si possono dividere nei seguenti gruppi:
- Monza e Varese sono in diminuzione del 70% o più, con un valore finale inferiore al 30% di quello di quattro settimane fa;
- Como, Cremona, Lecco, Lodi, e Milano sono in diminuzione tra il 40% e il 70%, con un valore finale compreso tra il 30% e il 60% di quello di riferimento;
- Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia e Sondrio sono in diminuzione tra il 20% e il 40%, con un valore finale compreso tra il 60% e l’80% di quello di riferimento.
Particolarmente critiche sono le province di Bergamo, Brescia, Como, Milano, Mantova e Pavia dove nell’ultima settimana si registra una crescita significativa rispetto alla settimana precedente
Si ribadisce la difficoltà di analizzare dati di cui non è garantita continuità, uniformità e omogeneità.