Covid-19: la situazione in Lombardia aggiornata a martedì 7 aprile
Il numero dei tamponi pubblicato è inferiore a quello degli ultimi giorni. Continua a essere molto alto il numero delle analisi ancora in corso: l’esito di questi test può spostare in maniera significativa l’analisi della situazione.
È evidente che il numero dei tamponi effettuati cala significativamente nei giorni di sabato e domenica. Per ridurre l’effetto di questa differenza, da oggi la media mobile riportata nei grafici è su sette giorni invece che su cinque.
Come sempre la volubilità di questo numero impone una grande prudenza nell’analisi degli andamenti perché potrebbero esserci variazioni sostanziali.
Siccome il dato provinciale è più puntuale, soffre molto di più i ritardi nella comunicazione dei risultati. Per questo motivo anche per l’analisi provinciale deve valere la prudenza dettata dalle considerazioni presentate in precedenza. È assolutamente necessario pubblicare il numero di tamponi effettuati ogni giorno per ogni provincia.
In quasi tutte le provincie la media mobile scende. Il segnale non è del tutto positivo perché si accompagna a un numero di test effettuati sensibilmente minore rispetto ai giorni scorsi (circa 4300 oggi rispetto agli 8100 di domenica). Ci auguriamo che il numero dei test effettuati cresca sensibilmente nei prossimi giorni.
Bisogna guardare con attenzione alla dinamica delle provincie come Como e Varese che pur essendo rimaste ai margini del contagio adesso stanno registrando una crescita continua e superiore a quella di altre aree.
Si ribadisce la difficoltà di analizzare dati di cui non è garantita l’uniformità e l’omogeneità.
Il vero aspetto critico dei dati odierni è rappresentato dal fatto che il numero di tamponi è inferiore a quello indicato negli ultimi giorni della scorsa settimana e che contemporaneamente la percentuale di casi positivi è pari al 29%, dopo che negli ultimi giorni di settimana scorsa era rimasta sotto questo valore.
Nonostante i roboanti annunci delle giunta regionale lombarda riguardo l’aumentata capacità produttiva, il numero dei tamponi continua ad essere insufficiente.
L’andamento pressoché costante del contagio negli ultimi giorni indica il passaggio da una fase di crescita esponenziale a una di crescita lineare. La battaglia non è ancora vinta.
Continua a essere insufficiente il supporto che le ATS offrono alle RSA, vero punto critico della situazione attuale in Lombardia. Sembra che a questa causa si possa addebitare la crescita anomala registrata in provincia di Varese e forse anche di Como.
L’assessore Gallera ha annunciato oggi la costituzione di una commissione di indagine sull’operato delle RSA dichiarando che, essendo private, le RSA sono al di fuori della sua responsabilità. Un atteggiamento inqualificabile vista la pressione che lui stesso ha esercitato all’inizio di marzo sulle stesse RSA per farle diventare luoghi di post-degenza per i malati COVID-19.
Qui la dashboard coi dati interattivi.