Afol: riforma approvata, con queste risorse centri per l’impiego a rischio

“Una riforma che riconosce il valore delle Afol, presenti a Milano e a Monza, ma che non garantisce risorse e capacità operative ai centri per l’impiego, presenti nelle altre province.” È il giudizio del gruppo regionale del Pd, come spiegano i consiglieri Samuele Astuti e Gigi Ponti, alla legge di modifica della normativa regionale sul mercato del lavoro, approvata questa sera in commissione Attività produttive del Consiglio regionale. Il Pd ha votato contro, riservandosi di modificare il proprio atteggiamento se in Aula, il 26 giugno, ci sarà un’apertura da parte della giunta e della maggioranza sul fronte delle risorse economiche.

“La riforma voluta dall’assessore Rizzoli – spiegano Astuti e Ponti – non garantisce gli strumenti necessari ad aiutare i disoccupati lombardi, perché non potenzia i centri per l’impiego né con le risorse, né con il personale. Avevamo fatto diverse richieste di modifica tra cui l’incremento di risorse per 6,7 milioni di euro, ma la maggioranza ha votato contro. Anzi, con questa legge si va verso una privatizzazione di fatto dei servizi per l’impiego, un sistema in cui i centri privati si occuperanno di chi è facilmente ricollocabile e quelli pubblici, con le poche risorse a disposizione, saranno l’unica scelta per i casi più difficili.”

“Questa riforma, peraltro, nasce per rispondere a una normativa nazionale che prevede la regionalizzazione di tutti i dipendenti dei centri per l’impiego, ma nei fatti non lo fa, tanto che rischia di essere impugnata, come gli stessi uffici regionali hanno segnalato”, concludono i consiglieri.

Milano, 15 Giugno 2018