Vaccini: troppi errori

In Lombardia per i vaccini antinfluenzali è caos. A pochi giorni dall’avvio della campagna vaccinale, i medici di famiglia non possono contare che su poche dosi, manca anche lo pneumococcico polisaccaridico 23 e 100 mila dosi, acquistate con l’ultima gara, non avrebbero la certificazione dell’Agenzia del farmaco.
Il primo allarme è sul fronte dei medici di famiglia. Una circolare inviata ai medici di base informa che le prime dosi saranno disponibili solo dal 19 ottobre e saranno solo 30. Altre 20 arriveranno tra il 26 e il 31 ottobre e altre 50 dal 2 novembre in poi. Solo da metà novembre si potranno prenotare altre dosi. Cifre irrisorie che non basteranno certo a coprire nemmeno le categorie più a rischio , pazienti fragili e over 65. Basti pensare che un medico di famiglia in Lombardia conta in media quasi 1400 pazienti.
“L’ennesima dimostrazione – sottolinea il consigliere del Pd, Samuele Astuti – che in Lombardia la campagna vaccinale non partirà davvero fino a metà novembre e che comunque non basterà per tutti. Un ritardo imperdonabile che rischia di mettere a rischio la salute di migliaia di cittadini”.
Ma non basta. A mancare è anche il vaccino pneumococcico polisaccaridico 23, destinato alla prevenzione delle patologie respiratorie. Questo perché il 30 settembre scorso la gara bandita con procedura d’urgenza dalla Regione, dal valore di circa 800 mila euro, è andata deserta. Nessuno vi ha partecipato.
In Lombardia i vaccini quando non mancano rischiano di essere inutilizzabili. 100mila dei 500mila vaccini dell’ultima gara effettuata, quelli forniti dalla società cinese Life On, non sarebbero riconosciuti dall’Agenzia italiana del farmaco e di conseguenza, non sarebbero utilizzabili in Italia. “Sarebbe – commenta Astuti – l’ennesimo fatto grave in una vicenda in cui la Regione ha dato il peggio di sé. L’assenza di quelle dosi porterebbe la Lombardia vicinissima al limite inferiore della copertura delle categorie più fragili ed esposte, lasciando del tutto scoperte intere fasce di popolazione che, invece, sarebbe importante vaccinare contro l’influenza, come raccomandato dal ministero della Salute e da tutti gli organismi competenti”.