Smart working poco smart

La Regione riapra subito il bando per lo smart working  e  stanzi altri 4 milioni e mezzo di euro. A chiederlo sono i consiglieri regionali del Pd Pietro Bussolati e Samuele Astuti che spiegano: “Il bando per lo smart working  era  stato  stilato prima dell’emergenza covid.  Noi avevamo chiesto con forza fosse raddoppiato, in considerazione del fatto che in questa fase lo smart working è consigliato dalla stessa ordinanza regionale  che al punto 10  stabilisce che “sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza”.

“Non  aver destinato maggiori risorse- sottolineano Bussolati e Astuti-dimostra ancora una volta il ritardo e la miopia della Regione  e ormai purtroppo il danno è fatto.  Ora per rimediare chiediamo la riapertura del bando nel giro di poche settimane  con lo stanziamento di almeno altri 4,5 milioni di euro. Per quanto riguarda la destinazione delle risorse del bando già chiuso chiediamo  almeno lo snellimento delle procedure ed una  erogazione più rapida .Mai come in questo periodo le aziende hanno bisogno di liquidità e non possono permettersi di aspettare un anno per ricevere il contributo, come avviene mediamente per tutti i bandi regionali”.

Milano, 2 aprile 2020